1600 euro di pensione solo se rientri in questa categoria: corri subito a presentare la documentazione
Solo se si rientrerà in una categoria specifica andrà in pensione: ecco come fare.
Nella manovra del nuovo anno c’è anche il calcolo delle pensioni: che cosa sta succedendo? Ve lo spieghiamo nei dettagli nelle prossime righe.
Innanzitutto cominciamo dal nostro sistema pensionistico che è strutturato in due settori di riferimento: uno destinato ai lavoratori dipendenti, pubblici e privati, autonomi e collaboratori, gestito dall’INPS in cui ora sono confluite anche le ex gestioni INPDAP ed ENPALS; uno indirizzato alle categorie di liberi professionisti, gestito dagli enti previdenziali di diritto privato.
Per la pensione di vecchiaia ci vuole un’anzianità contributiva minima di 20 anni (1040 settimane), oltre ad un’età anagrafica di 67 anni. Per la pensione anticipata invece ci vogliono 42 anni e dieci mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e dieci mesi di contributi per le donne. È possibile raggiungere il requisito anche attraverso il versamento di contributi volontari.
Il costo dei contributi volontari varia da circa 2.500 a circa 4.000 euro per versare un anno di contributi INPS. Per ottenere invece l’assegno sociale le casalinghe lo possono ottenere al compimento dei 67 anni di età se hanno un reddito di circa 6mila euro annui.
In pensione a 64 anni
Nel 2024 ci saranno dei lavoratori che potranno andare in pensione a 64 anni con un assegno che arriva e supera i 1590 euro. Tra i requisiti anche 20 anni di contributi versati. Ecco quindi tutti i requisiti: 64 anni di età anagrafica; 20 anni di età contributiva; primo accredito di contributi dopo il 31 dicembre del 1995; pensione non inferiore a 3 volte l’assegno sociale (nel 2023 era 2,8 volte il limite).
Le lavoratrici donne che hanno più figli possono avere un’agevolazione e lasciare il lavoro con una pensione non inferiore a 2,6 volte l’assegno sociale. Con un solo figlio invece la pensione deve essere pari ad almeno 2,8 volte l’assegno sociale.
Gli importi delle pensioni minime saranno queste: 3 volte l’assegno sociale, pensione non inferiore a 1.591 euro circa al mese; 2,8 volte l’assegno sociale, pensione non inferiore a 1.485 euro circa al mese; 2,6 volte l’assegno sociale, pensione non inferiore a 1.379 euro circa al mese. L’assegno sociale salirà da 503,27 euro al mese (soglia 2023) a 530,50 euro circa al mese.