Rodolfo Laganà, frecciatina velenosa: l’attore non ce la fa più e lo confessa apertamente
L’attore Rodolfo Laganà ha confessato un dettaglio: ecco che cosa ha detto.
Rodolfo Laganà (Roma, 7 marzo 1957) è un attore, comico e regista teatrale italiano.
Nato e cresciuto a Roma da padre calabrese e madre abruzzese, ha iniziato la sua carriera nel Laboratorio di esercitazioni sceniche di Gigi Proietti.
Insieme ad alcuni colleghi di corso tra cui Massimo Wertmüller, Paola Tiziana Cruciani, Giorgio Tirabassi e Patrizia Loreti, ha creato il gruppo comico La Zavorra, col quale ha partecipato a diverse trasmissioni televisive (come il varietà di Rai 1 Al Paradise, che aveva come principali autori Antonello Falqui e Michele Guardì). Il sodalizio si scioglierà poi nel 1984. Rodolfo Laganà ha un figlio di nome Filippo, anche lui attore.
Moglie e Madre di Filippo Gloria Fegiz. Ha comunque avuto una bela carriera di cui almeno trenta d’alto livello, tra teatro, cinema e tv, Film, musical, varietà: Rodolfo Laganà ha attraversato gli anni Ottanta e Novanta fino ai primi anni del Duemila senza fermarsi praticamente mai. Ma c’è qualcosa che l’ha fermato davvero e gli ha cambiato totalmente la vita.
Rodolfo Laganà e la sua terribile malattia
L’attore ha parlato della sua malattia in una intervista al Corriere della Sera: “Mi è stata diagnosticata le sclerosi multipla, una malattia che mi ha cambiato la vita, che combatto con tutte le mie forze. Sto ottenendo anche dei risultati. Quando sono in piedi e faccio l’attore per me non è cambiato niente“.
Inizialmente aveva paura a mostrarsi al pubblico: “Pensavo mi battessero le mani per pietismo, invece mi sono reso conto che ridono e mi battono le mani perché gli piace quello che faccio”. Poi ha confessato questo: “Penso però che la cosa di aver fatto outing l’abbia un po’ pagata, pensano che sei malato e allora non ti chiamano. Poi intervengono altre cose come l’assicurazione.
Non ha invogliato molto a chiamarmi. Mi è dispiaciuto tanto. Avrei voluto fare dei ruoli belli, anche seri, al di là della comicità. In tv mi chiamano poco o, meglio, non mi chiamano per quello che vorrei fare. Ultimamente ho preso una decisione. Ho detto, non mi puoi chiamare solo per parlare della malattia. Ho 43 anni di mestiere, parliamo del mestiere mio. Molto spesso ti chiamano solo per quello”. Insomma anche con la sua malattia non si è mai fermato nella sua vita.