Donna e amore malato: ecco a cosa dovreste fare attenzione durante una relazione | Questi segnali sono importantissimi

Siete in una relazione malata e non ve ne state minimamente accorgendo? Questi segnali saranno un campanello d’allarme. 

I dati dei femminicidi in Italia sono sconvolgenti. Secondo i dati del Viminale sono 39 le donne vittima di femminicidio in Italia nel 2023. Nel 2022 erano 57. Nel 2021 61, nel 2020 63, nel 2019 67, nel 2018 73. Certo se li mettiamo a paragone con i Paesi del resto d’Europa non sarebbe un’emergenza.

Perché l’Italia con lo 0,32 di femminicidio ogni 100 mila donne è ben al di sotto dello 0,43 della Francia, 0,53 della Germania, 0,6 dell’Austria. Ma il motivo dell’allarme non sono i numeri che possono pure essere esigui. Ma le ultime vicende a cui abbiamo assistito in Italia sono terrificanti.

Persone, donne che con il loro vissuto, la loro famiglia e il loro futuro davanti volevano vivere una vita, ancora. Ma da dove bisogna iniziare per stravolgere tutto questo? Per fare in modo che altre vite non vengano più spezzate. Dalla politica? Dalla scuola quando ancora i bambini possono essere in qualche modo “plasmati”? Forse da una nuova concezione di cultura.

Siamo in un paese con un’alta dispersione scolastica e con dei livelli di apprendimento bassi. Non è facile dunque risolvere il problema in generale. Figuriamoci se poi la soluzione sarebbe partire dall’insegnamento dell’educazione sessuale nelle scuole.

I segnali di una relazione non sana

Solitamente una relazione non sana è caratterizzata da una fase di crescente tensione in cui ci avvengono molti litigi e la vittima tenta di disinnescare la situazione. L’aggressore manifesta violenza sia fisica che psicologica chiedendo scusa e promettendo che cambierà. In altri casi colpevolizza la vittima rendendola responsabile dei gesti che ha compiuto. I segnali di pericolo sono questi essenzialmente: violenza fisica e psicologica, comportamenti ossessivi, gelosia estrema e irrazionale.

Poi ci sono anche il controllo del telefono alla partner, isolamento sociale della vittima che si trova senza amici, minacce di morte o di danno e storie di comportamenti violenti nel passato dell’aggressore.

Non c’è un profilo ideale dell’uomo che commette un femminicidio ma ci sono alcuni fattori che includono: problemi di salute mentale, uomini che aderiscono alla cultura del patriarcato, abuso di sostanze come alcol o droghe di qualsiasi genere, stress e fattori ambientali possono aggravare la situazione come per esempio difficoltà economiche o crisi personali possono aumentare il rischio di comportamenti violenti. Il femminicidio è un fatto grave che persiste e la società dovrebbe prendersene carico e cercare di trovare una soluzione.