Vittima di bullismo: Il persecutore rischia un gravissimo procedimento penale | Parla la legge
Come possiamo agire in caso di bullismo? Ecco che cosa dice la legge.
Il bullismo è un problema abbastanza grande ma non abbiamo ancora trovato delle armi efficaci per debellarlo del tutto. Nelle prossime righe scopriremo per la legge che cosa si può fare per cercare di limitare questa pratica che reca un danno agli altri non solo fisico ma anche psicologico.
Il bullismo è un comportamento prevaricatore di natura fisica e/o verbale, caratterizzato da molestia e aggressività anche di tipo minaccioso, sempre di natura intenzionale o intenzionalmente non inibita. È diretto verso una o più persone da parte di una o più persone, in particolare tra coetanei adolescenti o giovanissimi adulti, e dove la parte soccombente è generalmente più debole e/o incapace di difendersi adeguatamente dal comportamento appena descritto.
Si caratterizza per tre variabili fondamentali che sono l’intenzionalità, la ripetizione e lo squilibrio di potere. Il bullo aggressore mira intenzionalmente a danneggiare, fisicamente, psicologicamente oppure socialmente una vittima debole. Il bullismo palese implica aggressioni fisiche, come ad esempio colpire, dare spintoni, fare sgambetti, tendere trappole ma anche minacce verbali oppure insulti o prese in giro.
Il bullismo nascosto invece è meno facile da decifrare e si nasconde in frasi e comportamenti di disgusto oppure avviene quando ci sono di mezzo ad esempio i pettegolezzi o altro.
Combattere il bullismo con la legge
Se vostro figlio è vittima di bullismo allora si tratta di un reato e in quanto violenza è possibile sporgere denuncia presso l’Autorità giudiziaria direttamente presso la Procura della Repubblica o tramite le forze dell’ordine (Polizia e Carabinieri). Successivamente si attiverà un processo penale volto ad accertare la responsabilità e ad ottenere la condanna del responsabile, e nel processo ci si potrà costituire parte civile per ottenere il risarcimento dei danni in caso di sua condanna.
Si può procedere per via penale soltanto se il bullo in questione ha già compiuto i 14 anni: al di sotto di questa età infatti non è imputabile. Se non volete sporgere denuncia subito allora potete rivolgervi al questore della tua città per chiedere un ammonimento. Il questore convoca il bullo insieme ad almeno un genitore e lo ammonisce oralmente, invitandolo a tenere una condotta conforme alla legge. Se questo non avverrà allora si avvia un procedimento penale nei suoi confronti.
Le vittime di cyberbullismo lo devono segnalare al Garante privacy.