Tragedia Rai, un conduttore rimasto senza lavoro: “E’ crollato il mondo…” | Decisione straziante
Arriva una tragedia per un conduttore sulla Rai: che cosa sarà successo?
La Rai è la società concessionaria in esclusiva del servizio pubblico radiofonico e televisivo in Italia. È il primo polo televisivo in Italia e una delle più grandi aziende di comunicazione d’Europa, il quinto gruppo televisivo del continente.
Nata nel 1924 con il nome di Unione radiofonica italiana, divenne Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche (EIAR) nel 1927, poi Radio Audizioni Italiane (RAI) nel 1944 e infine Rai − Radiotelevisione Italiana nel 1954. I suoi palinsesti sono molto accurati e offre tanti programmi sia di intrattenimento che di storia e di conoscenza e ha molti conduttori famosi.
Ha anche avuto una grossa espansione territoriale: tra il 1969 e il 1970 la Rai instaurò vari collegamenti satellitari con diversi paesi nel mondo: Brasile, Messico, Argentina, Australia e Giappone. Nel maggio 1970 Rai, SIPRA e altri costituirono il Comitato Pubblicità Progresso, per campagne pubblicitarie di pubblico interesse. Nel 2016 entrò in vigore la nuova riscossione del “canone RAI”, accorpato nella bolletta elettrica e dal 1º maggio Rai Yoyo, Rai 5 e Rai Storia furono le prime reti televisive italiane a trasmettere senza interruzioni pubblicitarie.
Abbiamo parlato nelle righe precedenti di conduttori: che cosa è successo in Rai con un conduttore in particolare?
Il conduttore che ha sofferto in Rai
Il conduttore di Unomattina si è raccontato in una lunga intervista come mai ha fatto prima d’ora. Si racconta sull’ultimo numero del periodico Oggi. Massimiliano Ossini ha raccontato di un suo momento difficile: “Avevo fatto pure il record…E inaspettatamente il direttore di Rai1 dell’epoca mi disse: ‘Io voglio cambiare, per te finisce qui…’ Rimasi quindi senza lavoro…Ho sofferto…”, “Non sapevo che pesci prendere…Mi dicevo ‘E ora?’”.
La giornalista del settimanale gli ha fatto anche presente che lui è sempre stato etichettato come il presentatore gentile e il conduttore ha risposto che la Disney lo ha aiutato tanto dato che ha mosso i suoi primi passi lì: “Ad esempio non potevamo indicare con il dito, magari c’erano persone che stavano passando un momento delicato e vedere una persona che ti sta indicando può influire negativamente…”.
Quella reazione che ha avuto il conduttore, la giornalista l’ha ritenuta un po’ esagerata: “Era giovane, 32 anni, perchè era cosi affranto? A quell’età si ha il mondo davanti…”. Fortunatamente Massimiliano ha raccontato che di lì a poco lo ha chiamato il direttore dell’epoca di Rai3 per la conduzione di Cose dell’altro Geo.