Sei disordinato? Ecco l’effetto che fa al cervello | La scienza svela tutto
Che cosa significa in psicologia essere disordinati? Quale personalità si cela dietro una persona disordinata? Scopriamolo insieme.
Avere cura della propria casa e in generale di sé stessi è il minimo che un individuo può fare per vivere una vita serena e felice. La nostra casa in particolare è il luogo dove trascorriamo più tempo e quindi dovremmo tenerla pulita e in ordine. Ma ci sono persone che non solo non mettono in ordine ma che lasciano in giro le cose in disordine e non mantengono un buon livello di pulizia dei locali.
Eppure anche se ci sembra un’attività noiosa, mantenere puliti gli ambienti di casa e mettere ordine di tanto in tanto ci aiuta ad avere una buona salute mentale contribuendo anche a combattere lo stress e ad abbassare il rischio di incorrere nella depressione o in altri comportamenti che minano la qualità di vita dell’individuo.
La scienza infatti ha più volte dimostrato che c’è una certa connessione tra lo stato di salute mentale di una persona e il suo vivere ogni giorno nello spazio di casa sua. Come fare per capire cosa c’è dietro a una persona che lascia le cose in disordine?
Diamo la parola agli esperti per comprendere meglio la situazione.
Ecco tutto quello che c’è dietro a una persona disordinata
«La disorganizzazione e la tendenza a temporeggiare hanno un fondo comune: mettere a posto le proprie cose scegliendo che cosa buttare o meno richiede tempo ed è un compito che molti non amano», spiega Joseph Ferrari, docente di psicologia alla DePaul University di Chicago (Usa) che ha dimostrato come chi è più disordinato tenda a rinviare gli impegni in ufficio, finendo però per essere anche più insoddisfatto delle proprie performance lavorative.
«Le donne si sentono spesso responsabili dell’ordine e quando non riescono provano maggior disagio», specifica Darby Saxbe, psicologa dell’Università della California del Sud (Usa) che ha studiato gli effetti del disordine sul grado di stress. Uno studio statunitense dell’Università del Michigan ha dimostrato che entrare in un ufficio ordinato tende al giudizio positivo del proprietario che sarebbe più affidabile e coscienzioso rispetto a chi lavora in uno spazio non organizzato bene con fogli volanti, cartacce e libri a terra.
Stando a dati raccolti da ricercatori del Dipartimento di Psicologia della Cornell University statunitense inoltre essere disordinati mina le relazioni con gli altri provocando più litigi e discussioni.