Daria Bignardi, la malattia che le ha devastato la vita: “…uno schifo”
Daria Bignardi ha raccontato di un suo momento difficile e ha rivelato alcuni dettagli importanti della sua vita. Cosa le è successo davvero?
Daria Bignardi (Ferrara, 14 febbraio 1961) è una giornalista, conduttrice televisiva, scrittrice, conduttrice radiofonica ed ex dirigente d’azienda italiana. Giornalista in attività dagli anni ottanta, ha esordito in Rai con Gad Lerner nel 1991 nella trasmissione Milano, Italia. Nel 1995 è passata a Mediaset, diventando conduttrice, tra le altre cose, di talk show di costume e reality show (Tempi moderni e Grande Fratello).
Su LA7 ha condotto Le invasioni barbariche. Come giornalista ha collaborato con Vanity Fair, ha diretto Donna dal dicembre 2002 al marzo 2005 e nel 2009 ha esordito come scrittrice.
Dopo un periodo di studio e lavoro a Londra, nel 1984 si trasferisce a Milano, dove collabora con il settimanale Panorama. Nel 1988 entra a Chorus, mensile di Leonardo Mondadori. Nel 1989 diventa giornalista professionista e, agli inizi degli anni novanta, ed esordisce in TV, su Rai 3, nel programma Milano, Italia.
Daria Bignardi ha avuto un periodo davvero molto difficile ma lo ha superato con grande forza.
Il periodo difficile di Daria Bignardi
Daria Bignardi ha raccontato a Vanity Fair qualcosa della sua malattia: Ho scoperto di avere un tumore facendo una mammografia di controllo appena terminata l’ultima stagione delle Invasioni barbariche. Sei mesi dopo, a una settimana dall’ultima chemioterapia, mi è arrivata la proposta di Campo Dall’Orto per dirigere Rai Tre. Gli ho raccontato tutto. Mi ha chiesto soltanto: ‘Sei guarita?’. Gli ho risposto di sì. ‘Ti aspetto a Roma‘, mi ha detto e io sono partita. La chemioterapia fa schifo, ma serve. Curarsi o operarsi non è divertente“.
Daria ha raccontato: “Il giorno della nomina a direttore di Rai Tre, quando c’è stata la conferenza stampa a Roma, avevo la parrucca. L’ho portata per diversi mesi, era molto carina, capelli identici ai miei, anzi più belli. Poi andando avanti e indietro in continuazione tra Milano e Roma, a gestire ’sta parrucca, a un tratto, non ce l’ho fatta più”.
Ha continuato dicendo: “Un bel giorno l’ho tolta dalla sera alla mattina e mi sono presentata al lavoro con i capelli corti e grigi che stavano ricrescendo sotto. Ma non ho dato spiegazioni, tranne che ai miei vicedirettori, coi quali eravamo diventati amici”.