Christian De Sica, incredibile confessione su Maurizio Costanzo: “Sono stato l’unico che…”
Il toccante retroscena del popolare attore sul maestro di giornalismo e di televisione scomparso lo scorso febbraio.
La scomparsa di Maurizio Costanzo ha lasciato un vuoto profondissimo nella storia della televisione italiana e nel ricordo dei tanti che hanno avuto la fortuna di lavorare, oltre che di conoscere bene, colui che è a ragione considerato il fondatore di un certo modo di fare giornalismo in televisione.
Del resto si sta parlando dell’inventore del talk show televisivo, che ha visto nel ‘Maurizio Costanzo Show‘ la sua formula di maggior successo, ma che in precedenza aveva avuto in ‘Bontà loro’ e in ‘Acquario’ altri due esempi di grande successo che contribuirono in maniera decisiva alla nascita di un genere, quello della tv “parlata” che nei decenni successivi sarebbe diventato un must in ogni tipo di emittente.
Il ‘Maurizio Costanzo Show ‘è diventato il marchio di fabbrica del popolarissimo e amatissimo giornalista romano. Lo Show, la cui prima puntata fu trasmessa il 14 settembre 1982 su Rete 4, all’epoca appartenente al gruppo Mondadori, sarebbe poi diventato un appuntamento fisso nella seconda serata di Canale 5 fino al dicembre 2009 e poi, seppur con qualche pausa, tra il 2015 e la fine del 2022.
La trasmissione seppe diventare negli anni anche una vera e propria fucina di talenti, scoprendo attori, comici o in generale comunicatori che avrebbero poi fatto una grande carriera. Merito anche dello stile di Costanzo nelle interviste, pressoché unico non solo nelle domande, ma anche nel modo di far fluire la conversazione, a prescindere dalla popolarità dell’interlocutore. Centinaia sono stati gli ospiti illustri passati dal Teatro Parioli, sede storica del programma.
Christian De Sica e quell’amicizia con Maurizio Costanzo lunga quasi 50 anni
Una delle più commosse al momento della scomparsa del giornalista, avvenuta lo scorso 24 febbraio, è stato Christian De Sica, legato a Costanzo da un’amicizia che durava da quasi 50 anni. Il primo contatto tra i due risale infatti al 1974, quando un giovane Costanzo figurava tra gli autori di ‘Alle sette della sera’, varietà in onda sull’allora Secondo canale. I conduttori della trasmissione, in onda ogni mercoledì appunto alle ore 19 e incentrata sul mondo della musica, erano Anna Maria Rizzoli, Ingrid Schoeller e appunto Christian De Sica, che stava muovendo i primi passi nel mondo della televisione dopo aver esordito al cinema.
Per De Sica la co-conduzione di quel varietà fu un passaggio fondamentale che aprì la strada ad altre fortunate avventure televisive, ma che soprattutto segnò l’inizio del fortunato sodalizio con Costanzo, che non a caso lo volle al timone di altri programmi successivi, da ‘La compagnia stabile della canzone con varietà e con comica finale’ a ‘Bambole non c’è una lira’.
De Sica, il commovente retroscena su Maurizio Costanzo
Niente da stupirsi, quindi, se quasi 30 anni dopo quelle esperienze in comune Costanzo abbia pensato proprio a De Sica per mettere in scena uno spettacolo teatrale scritto insieme ad Enrico Vaime, altro colosso della tv e del teatro italiano, scomparso nel 2021. Il riferimento è a ‘Parlami di me’, in scena tra il 2006 e il 2008 in diversi teatri italiani tra i quali il Sistina di Roma. In un’intervista a ‘Il Corriere della Sera’ De Sica ha svelato un retroscena riguardante Costanzo: “Alla prima Maurizio venne dietro le quinte e ci disse: non abbiate paura perché stasera ci stanno tanti figli di buona donna che sperano che voi sbagliate per poter dire che lo spettacolo è brutto. Fregatevene”.
Lo spettacolo raccolse un grande successo al punto da far commuovere Costanzo. Una vera rarità, come confessato da De Sica, che ha poi ricordato l’ultimo incontro con Maurizio, avvenuto in occasione dell’ultima puntata del ‘Costanzo Show’: “Ci fu una standing ovation. Io e Maurizio ci siamo abbracciati nel backstage e lui piangeva. Credo di poter essere l’unico a poter dire di aver visto Maurizio piangere. Durante l’ultima puntata dello Show mi fece raccontare tanti aneddoti e rideva come un matto“.