Andrea Purgatori, dopo la morte emerge una drammatica verità: La diagnosi è terribile | Nessuno poteva immaginarlo
Tutta la verità dopo la morte di Andrea Purgatori: ecco cosa emerso dopo l’autopsia e i dettagli drammatici
Andrea Purgatori nasce a Roma il 1 febbraio 1953. Sin da giovane mostra subito la sua passione per la scrittura e approfondendo gli studi, diventa giornalista professionista a soli ventuno anni.
Inizia a lavorare come inviato del Corriere della Sera dove rimane legato fino al 2000. Purgatori diventa molto noto nel periodo conosciuto come gli “anni di piombo”, dove il giornalista segue la strage di Ustica e altri fatti scioccanti per l’opinione pubblica; tra questi rientrano il rapimento di Aldo Moro ed anche molti retroscena legati ad alcuni delitti di mafia fino ad arrivare alla cattura del boss di Cosa Nostra, Totò Riina.
Insieme alla sua attività giornalistica si dedica alla scrittura televisiva e cinematografica. Il suo legame personale con Guido Guzzanti lo porta a diverse collaborazioni professionali e con lui sempre, collabora con Aniene trasmesso su Sky Uno. Anche il grande attore Carlo Verdone e lo vuole per i propri film Posti in Paradiso e L’abbiamo fatta grossa.
A partire dal 2017 Andrea è autore e conduttore su La7 del programma Atlantide, molto apprezzato dalla critica grazie al quale si aggiudica il Premio Flaiano 2019. Tuttavia una terribile notizia arriva il 19 luglio di quest’anno, Andrea muore in ospedale a causa di una malattia fulminante aveva 70 anni.
Cosa si cela dietro la morte di Andrea Purgatori?
Una morte improvvisa quella di Andrea Purgatori che ha spiazzato tutti. Una nuova autopsia però ha rivelato un tumore in stadio avanzato e metastasi in tutto il corpo, quando è morto quindi le sue condizioni erano già compromesse. Ora gli inquirenti indagano sulla sua scomparsa con l’ipotesi di reato di omicidio colposo in concorso, chiedendosi se la diagnosi giusta o sbagliata che fosse, avrebbe potuto dare un esito diverso e se fosse sopravvissuto.
Per la morte del noto giornalista sono indagati due medici di una clinica di Roma Nord che lo ha avuta in cura. Gli inquirenti non si sono sbilanciati sulle indagini e bisognerà attendere tutti i risultati per capire se archiviare il caso o rinviarlo a giudizio.
Bologna ricorda Andrea Purgatori
Il sindaco di Bologna Matteo Lepore, ha voluto ricordare Andrea Purgatori scrivendo delle parole toccanti durante la cerimonia per l’anniversario della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980.
“Un giornalista d’inchiesta ci ha lasciati pochi giorni fa, ha fatto tanto per la ricerca della verità in questo Paese, a partire dalla strage di Ustica e non solo” ha poi aggiunto “Andrea è una persona a cui Bologna deve riconoscenza […]”. Colpiti dalla grande attenzione avuta dal sindaco, subiti i figli hanno scritto una lettera per ringraziarlo.