Fedez sa sempre come suscitare clamore e le ultime immagini che lo ritraggono a terra e con il volto insanguinato hanno fatto subito il giro della rete: ma come mai il marito di Chiara Ferragni è stato “pestato a sangue”?
Niente paura! Nessun atto di violenza contro Fedez che ha scelto immagini molto forti per il video realizzato sulle note del brano “Morire Morire”, settimo estratto dal sesto album in studio “Disumano”. Il rapper di origini milanesi ha scelto di accompagnare le parole scritte per il testo della canzone a sequenze di immagini molto forti che ricordano tanto i primi singoli di Fedez.
Nella canzone “Morire Morire”, il cantante ha deciso di raccontare con la musica uno dei problemi che attanagliano la società contemporanea: la solitudine degli ultimi e l’odio bieco che la comunità rischia di muover contro coloro che vengono erroneamente considerati diversi. Fedez ha deciso di metterci la faccia e, come spesso è accaduto per gran parte dei suoi video musicali, è stato lui l’interprete delle clip che hanno fatto subito il giro della rete e dei social.
Le immagini che hanno scatenato il pubblico dei social sono forti, ma altrettanto significative di una condizione sociale dilagante.
Fedez, accompagnato dai bodyguard, viene assalito dai fan e poi preso a bastonate da un gruppo di teppisti.
Ma il video di “Morire Morire” non si ferma solo a queste immagini. Il cantante, lasciato a terra con il volto insanguinato e moribondo, viene ulteriormente umiliato da un uomo che indossa la fascia tricolore e che gli fa la pipì addosso.
Le immagini del videoclip, poi, proseguono mostrando i soccorritori che indossano maschere antigas e lo immobilizzano su una barella usando una camicia di forza, con un prete che lo accoltella e un plotone di esecuzione che lo finisce a colpi di mitra.
Come spesso accade nei brani di Fedez – in particolar modo quelli che hanno segnato l’inizio della carriera – il rapper ha deciso di affrontare alcuni temi riguardanti la società contemporanea, offrendo il suo amaro punto di vista.
“Morire, morire, morire per quello che conta, per le proprie idee. Morire, morire, morire ogni ca**o di volta, morire per te – canta il marito di Chiara Ferragni – . E poi svegliarmi a pezzi come gli hooligan”.
Una serie di metafore e allegorie, dunque, per offrire una visione triste della società attuale, imperata dalla violenza e senza una legge che tuteli i discriminati.