Alcuni concorrenti hanno ottenuto un successo strepitoso e tra questi non si può non menzionare Suor Cristina, un volto storico del programma. Ma che fine ha fatto oggi? Andiamo a scoprirlo.
Nata il 19 agosto 1998 in Sicilia, Suor Cristina, pseudonimo di Suor Cristina Scuccia, è una religiosa e cantante italiana. Ha partecipato alla seconda edizione del talent show The Voice of Italy e ha fatto parte della squadra del rapper J-Ax. La sua incredibile voce non è passata inosservata fin dalla prima puntata.
Ha preso i voti nel 2012 nella congregazione delle Suore Orsoline della Sacra Famiglia. Allo stesso tempo ha portato avanti la sua passione per il canto. Ciò le ha permesso di superare i provini a The Voice of Italy e addirittura di ottenere un contratto discografico con la Universal Music.
Dopo questa esperienza televisiva Suor Cristina poi si è dedicata alla preparazione del suo primo lavoro. Con il passare del tempo è diventata famosa anche in Francia e in Giappone. Nel 2019 ha partecipato alla quattordicesima edizione di Ballando con le stelle, ma è stata eliminata nell’ottava puntata. In poche parole è un vulcano di energia. Ma che fine ha fatto oggi? Ecco la risposta alla domanda.
L’ultima volta che è comparsa in tv è stata nel programma televisivo Guess My Age – Indovina l’età in qualità di ospite circa due anni fa. Anche se la sua vita è cambiata, non ha mai perso la fede e l’amore in Dio: “Mi sono sposata definitivamente con Dio, con più consapevolezza: sono passata un amore ancora più profondo…Ho dovuto purificare la parte della mia vita dedicata al canto e unirla le mie scelte religiose”. In effetti nel 2020 ha rinnovato i voti nella chiesa Sant’Ambrogio a Milano, chiaro segno che è possibile far combaciare delle attività che potrebbero risultare incompatibili.
Tra i suoi brani ricordiamo sicuramente Senza la tua voce e Lungo la riva. Tempo fa aveva svelato in un’intervista a Domenica In le sue intenzioni riguardo il canto: “Per me cantare è un modo per evangelizzare, per comunicare agli altri che consacrare la vita a Cristo non significa morire e chiudersi, ma mettere i propri doni al servizio degli altri”.